Sirene, sante, dee
Sin dal tardo Neolitico, in Valcamonica, dalle incisioni rupestri emergono evidenze di un culto femminile che permane nei secoli e riacquista forza nell’età del Ferro, quando viene organizzata l’area di culto di Spinera a Breno, poi divenuta santuario di Minerva in età imperiale romana. Anche dopo l’abbandono del sito, la sua memoria permane nella chiesa di Santa Maria al Ponte di Minerva, presso il fiume Oglio. Altro luogo di devozione è la chiesa delle Sante, in località Naquane a Capo di Ponte, dove la cristianità ha fatto proprio il culto delle Aguane, figure acquatiche a metà tra la ninfa e la sirena, trasformandole nelle Sante Faustina e Liberata. Analogamente, nella chiesa di San Salvatore e in quella di San Siro, i capitelli recano memoria della devozione popolare nei confronti delle Aguane. L’appropriazione da parte dell’ortodossia, prima romana e poi cristiana, di culti e tradizioni millenarie della Valcamonica, è un’operazione necessaria quanto inevitabile. Roma incorpora la venerazione per il femminile della società camuna nel proprio pantheon proprio perché è incapace di debellarla. Ma tale presenza è talmente forte da riemergere ancora dopo secoli di storia, con segni e attributi tuttora riconoscibili e persistenti.
*Il film è stato realizzato all’interno del progetto RESIDENZE IN VIDEO | SEGNINCORTO – Valle Camonica / Patrimonio e Paesaggio concorso organizzato insieme agli amici della Comunità Montana di Valle Camonica, ente gestore del Distretto Culturale e di coordinamento del sito UNESCO e dell’area MAB, e a quelli del Borgo degli artisti di Bienno (BS). Il progetto è dedicato alla memoria di Pierfausto Bettoni, ispiratore e infaticabile animatore del Borgo degli Artisti che ha voluto con convinzione ed entusiasmo portare Corto e Fieno in Valle Camonica.
Sirene, sante, dee
di Luca Galassi
Italia 2020
20’
Regia