Une partie de campagne
Il critico Bruno Fornara parla del capolavoro di Jean Renoir.
François Truffaut condensa la bellezza del film: «Une Partie de campagne (1936) è un film di pure sensazioni, ogni filo d’erba ci solletica il viso. Tratto da un racconto di Guy de Maupassant, Une Partie de campagne ci offre il solo equivalente dell’arte del racconto sullo schermo e senza far uso di una sola riga di commento. Renoir ci offre 45 minuti di prosa poetica la cui verità in certi momenti ci procura il brivido o qualcosa di simile alla pelle d’oca. Questo film, il più fisico del suo autore, vi “toccherà” fisicamente».
1860. Una famiglia di piccoli borghesi parigini va in gita in campagna, si fermano a una locanda in riva al fiume, due giovanotti invitano la signora e la figlia a un giro in barca. Per Henriette è un momento d’amore che non potrà dimenticare. C’è la pittura impressionista del padre Auguste Renoir, c’è una natura serena e complice, bucolica e tempestosa, ci sono gli sguardi di Henriette commoventi e strazianti, c’è il rimpianto per una vita che non è quella che per un attimo era sembrata essere. In uno splendido bianco e nero vediamo il rosso delle ciliegie, il verdazzurro dell’acqua, i colori vivi del desiderio e quelli smorzati della nostalgia.
Une partie de campagne
di Jean Renoir
Francia, 1936
40′