Premio Rural Academy 2022
Vince Pastora sogna di Francesco Bogliani
Sabato 18 marzo presso il Cinema di Bellano, in occasione dell’inizio della primavera agricola con la festa di San Giuseppe, si è svolta la proiezione e la contestuale premiazione dei film prodotti da Corto e Fieno – Festival del cinema rurale in collaborazione con il Comune di Bellano, ArchiviVitali e MUU, il Museo del Latte di Vendrogno, all’interno dell’Accademia delle Alpi per la sezione Rural Academy. I film presentati hanno raccontato la vita sugli alpeggi del Comune di Bellano con tre sguardi differenti a conclusione di un lavoro laboratoriale svolto sul territorio nel corso del 2022.
La giuria – composta da Enrica Borghi per Asilo Bianco, Stefano Calvasina per il Comune di Bellano e VelascoVitali per ArchiviVitali – ha valutato le opere in concorso riconoscendone il valore artistico e lo sguardo attento alla realtà delle comunità rurali.
Ha vinto il Premio per il Documentario Rural Academy 2022 Pastora sogna di Francesco Bogliani con la seguente motivazione:
Il tema del sogno è descritto in modo poetico, individuando dei dettagli che sfiorano l’astrazione. I primissimi piani prolungati sulle mucche restituiscono un rapporto intenso tra umano e animale, al punto da innestare una complicità sentimentale nello spettatore. Le riprese soggettive con lo sguardo del cane, alterate da un cromatismo di pura invenzione formale, concedono al regista spazi di piena autorialità creativa. Il documentario è un’occasione per restituire realismo alla prospettiva artistica contemporanea.
Lo sguardo sull’essenziale di Lorenzo Marelli ha ottenuto il riconoscimento del 2° premio con la seguente motivazione:
La narrazione intensa e realistica della vita d’alpeggio, vissuta ancora oggi con passione dalle nuove generazioni, è raccontata in modo attento con un’abilità di soffermarsi sui dettagli e sui particolari che sottolinea una grande sensibilità del regista. Il paesaggio è scandagliato da uno sguardo sonoro in modo personale e suggestivo senza mai divenire didascalico, sorprendendo sul finale con un campo lunghissimo sospeso in cui la tematica del volo associata al suono dei campanacci eleva e alleggerisce la memoria della fatica.
Dal diario di Stela di Carlo Bava è infine stato premiato con il 3° posto fornendo la seguente motivazione:
Il racconto in bianco e nero sposta lo sguardo verso uno spazio narrativo atemporale che eleva Pia, donna pastora donna contadina, a vera protagonista del documentario. La lettura marcata da una voce fuori campo al contempo ironica e partecipata, coinvolge lo spettatore nel racconto di un’elegia familiare enfatizzando il carattere intimamente domestico del film.