- Davide Vanotti
- 25/01/2021
Va bene, partiamo da qui: una nuova esperienza per conoscerci meglio e approfondire i temi che ci sono più cari.
Ci racconteremo delle cose piccole piccole dandoci importanza come fanno i grandi, faremo quattro chiacchiere con i registi e con gli altri protagonisti della scena cinematografica rurale, e metteremo giù qualche recensione certo imprescindibile.
Cercheremo sempre la leggerezza e alimenteremo la vena ironica di provincia che contraddistingue la nostra storia, e le storie ricorrenti tra le sponde verdognole dei nostri laghi da innamorati. Un festival non dura solo tre giorni. Per quanto intensi siano, non possono bastare. Perciò con questo blog ci diamo ancora un’occasione andando incontro agli spettatori, a chi ci chiede di fare di più senza strafare.
E poi ogni tre per due sarebbe il caso di fermarsi, di raccogliere gli stracci, di tagliare, di ricucire e di abbinare i colori. Senza fretta naturalmente, e con una certa pazienza: quella che chiediamo anche a voi per seguirci, commentare e condividere le opinioni.
Direi che potremmo fare un po’ come quando ci troviamo tra una proiezione e l’altra, con un bicchiere di vino in una mano, un pezzo di formaggio schiacciato tra due fette di pane nell’altra e il catalogo dei film infilato nella tasca della giacca; lo faremo a una certa distanza però, vicini virtuali con la stessa passione per il cinema e la campagna.
Si comincia?
All right, here we start: a new experience to get to know each other better and go deeper into the fields that we love.
We will share very small details – giving ourselves the “air of grand people” who talk about this and that with directors and other protagonists of the rural film scene. In the process, we will write down what we see and notice – what moves us and stirs our heart and imagination.
Let’s always look for the lightness that feeds our country’s ironic vein – marking our story, and the recurring themes at our lakes’ faded green shores where lovers meet. A festival isn’t for just three days. However intense, three days can’t be enough. So this is an invitation to reinvent ourselves – to create an online audience by blogging and doing something without overdoing.
Sometimes it should be right to stop, to collect the rags, to cut and stitch, reassembling the colors. Naturally there’s no hurry, but a certain patience: To follow, comment and share our opinions.
We can meet as we always do between the last and the next show, with a glass of wine in one hand, a piece of cheese between two slices of bread in the other and the film catalogue tucked into our jacket pocket or purse. But this time, we will meet as virtual neighbors with the same passion for cinema and country.
Do we begin
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