Taḥta aš-šajara (Il frutto della tarda estate)

Alla fine dell’estate, in un frutteto nel Nord-Ovest della Tunisia, un gruppo di ragazze e donne lavora per raccogliere i fichi. Sotto lo sguardo di lavoratori e uomini più anziani, le ragazze flirtano, si prendono in giro, discutono di uomini e litigano.

Durante la giornata, il frutteto diventa teatro di emozioni, un luogo dove transitano i sogni e le speranze di una generazione moderna più libera, accanto a una più ancorata alle tradizioni.

La regista: “Mostrare un giorno con generazioni diverse è come mostrare una vita intera. Penso che l’intero film riguardi la raccolta e il cogliere qualcosa di così profondamente genuino: queste storie, questi percorsi di vita, questi luoghi specifici, così come li ho incontrati io mentre visitavo diversi frutteti di fichi. Alcuni dei personaggi si sono presentati mentre stavamo provando. Non ho mai dato loro dialoghi scritti, sono state semplicemente fornite le traiettorie dei loro personaggi e le varie relazioni che hanno avuto tra loro durante il giorno, così come ciò che era previsto per ogni scena e come era strutturata. Poi hanno improvvisato con tutto questo e ho riscritto di conseguenza. Hanno usato le loro stesse parole, il loro modo di parlare, parlando con l’accento che conosco così bene, perché è così che parla mio padre”.

Il film è stato ospite di numerosi festival, fra cui la Quinzaine des Réalisateurs di Cannes, il

Toronto International Film Festival, la 78^ Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, il Melbourne International Film Festival e il BFI London Film Festival.

Taḥta aš-šajara (Il frutto della tarda estate)

Erige Sehiri

Tunisia, Francia, Germania, Svizzera, Qatar 2022

90’

Regia

Erige Sehiri è una regista e produttrice franco-tunisina. Con la sua società di produzione, Henia Production, sviluppa documentari diretti da autori tunisini che si sono distinti a Visions du Réel, Idfa, Cinemed.

Nel 2018 è un successo il suo documentario “Railway Men”, rimasto sei settimane nelle sale tunisine. Nel 2021 ha scritto, diretto e prodotto il suo primo lungometraggio di finzione, “Il frutto della tarda estate” (Under the Fig Trees), che ha vinto diversi premi di post-produzione alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia (Final Cut in Venice). Il film è stato poi ammesso selezione della 54a Quinzaine des Réalisateurs a Cannes 2022, ed è stato l’Oscar entry per la Tunisia nella categoria Miglior Film Internazionale per il 2023.

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